Check stagionale: cosa fare prima dell’autunno per mantenere efficienti i tuoi impianti

Con la fine dell’estate ormai vicina, il passaggio alla stagione autunnale rappresenta il momento ideale per prendersi cura degli impianti domestici e professionali. Un controllo tempestivo può fare la differenza tra un inverno confortevole e uno pieno di problemi tecnici, disagi e spese impreviste.

Molti sottovalutano l’importanza di una manutenzione stagionale preventiva, ma è proprio in questa fase che si possono prevenire guasti, aumentare l’efficienza energetica e garantire la sicurezza di chi vive o lavora negli ambienti serviti da questi impianti.

In questo articolo vedremo nel dettaglio cosa controllare e perché farlo in questo periodo. Continua, quindi, nella lettura per saperne di più e contatta la nostra realtà per la manutenzione di impianti termici e caldaie, condizionatori e impianti per il trattamento di acqua e aria.

 

  1. Perché è importante fare un check degli impianti a fine estate

La fine dell’estate segna un momento di transizione: le giornate si accorciano, le temperature iniziano a scendere e si torna alla routine quotidiana. Uffici, scuole e attività commerciali riprendono a pieno regime, così come gli impianti che li servono.

Dopo mesi di utilizzo ridotto o addirittura di fermo, soprattutto per le caldaie e gli impianti termici, questo periodo marca il ritorno all’uso quotidiano. E proprio nei primi avvii stagionali si manifestano i problemi accumulati nei mesi precedenti: è questo il primo motivo per richiedere la manutenzione degli stessi.

Il secondo risiede nella prevenzione dei guasti. Molti guasti, infatti, avvengono al primo utilizzo autunnale di caldaie, pompe di calore o ventilazioni. Una manutenzione programmata permette di individuare in anticipo eventuali anomalie e di risolverle con tempi e costi contenuti.

Non solo, è anche una questione di efficienza energetica. Impianti puliti, ben tarati e senza perdite consumano meno. Questo si traduce in un risparmio in bolletta e in una riduzione dell’impatto ambientale, un tema sempre più sentito anche in ambito residenziale.

Gli ultimi motivi centrali riguardano la sicurezza e le leggi in vigore. Infatti, esaminare gli impianti non è solo un obbligo normativo, ma rappresenta anche una salvaguardia per la salute e la sicurezza di chi li utilizza.

 

  1. Cosa controllare su caldaie e impianti termici

L’impianto di riscaldamento è il cuore pulsante di ogni ambiente di case, attività commerciali e industriali nei mesi freddi. Per questo motivo, assicurarsi che funzioni al meglio è fondamentale per il comfort e la sicurezza.

Il primo step della sua manutenzione riguarda l’analisi dei fumi, ossia il controllo tecnico che misura l’efficienza della combustione. Questo consente di tarare il bruciatore, ridurre le emissioni e rispettare i parametri di legge e deve essere eseguito da un tecnico abilitato, che rilascia un apposito report.

Dopodiché si passa: al controllo dell’aerazione, volto a verificare che i locali dove si trovano caldaie o scaldabagni siano adeguatamente ventilati ed evitare, in questo modo, accumuli di gas o monossido di carbonio; al controllo di scarichi e sifoni, per accertarsi che siano liberi da ostruzioni, incrostazioni o perdite; al controllo delle perdite di gas, fondamentale per la sicurezza, attraverso test specifici si verifica la tenuta del gas, soprattutto nei raccordi e nelle tubature; al controllo del vaso di espansione e pressione, includendo nella verifica anche lo stato dell’acqua tecnica, si evitano blocchi dell’impianto o malfunzionamenti.

Ogni intervento va annotato sul libretto di impianto, un documento obbligatorio che tiene traccia delle manutenzioni e che risulta indispensabile anche per eventuali detrazioni fiscali o verifiche da parte delle autorità.

 

  1. Spegnimento e manutenzione dei climatizzatori

Una volta conclusa la stagione calda, è tempo di dedicarsi ai climatizzatori. Spegnerli e lasciarli inattivi senza una corretta manutenzione, infatti, può favorire l’accumulo di polvere, muffe e batteri. Per manutenerli correttamente, è sufficiente:

  • Pulire i filtri: i filtri dell’unità interna vanno lavati o sostituiti per evitare che la polvere e gli allergeni vi si accumulino;
  • Sanificare l’unità interna: con prodotti igienizzanti specifici si possono pulire l’evaporatore e i condotti, eliminando i batteri che spesso causano cattivi odori alla riaccensione;
  • Verificare lo stato del gas refrigerante: il controllo tecnico prevede la verifica della pressione e della quantità di gas refrigerante, rilevando eventuali perdite. In questo modo, non solo vengono migliorate le prestazioni, ma si evitano danni a lungo termine al compressore.

Anche in questo caso, è spesso richiesta la compilazione del libretto di climatizzazione, con la differenza che la sua obbligatorietà riguarda esclusivamente gli impianti sopra i 12 kW. Questo deve essere aggiornato con ogni intervento tecnico e risulta anche uno strumento utile per programmare i futuri controlli.

 

  1. Trattamento aria e acqua: attenzione a filtri, ristagni e batteri

Il comfort in qualsiasi ambiente non dipende esclusivamente dagli impianti termici o di climatizzazione, bensì risiede anche in quelli per il trattamento di aria e acqua. La qualità di queste ultime, infatti, è altrettanto importante, soprattutto in ambienti chiusi o poco aerati.

Se nel tuo edificio è presente un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), dovresti pulire o sostituire i filtri con una certa regolarità. Infatti, la presenza di umidità o muffa è un segnale da non ignorare, causando problemi respiratori o allergie.

Nel caso, invece, dei deumidificatori, invece, devono essere svuotati, igienizzati e riposti correttamente. Lasciarli pieni d’acqua può danneggiarli o favorire la proliferazione batterica.

Per il trattamento dell’acqua, infine, controlla addolcitori d’acqua e debatterizzatori e filtri UV. Nei primi, verifica il funzionamento, la rigenerazione delle resine e il rabbocco del sale per garantire acqua dolce, evitare calcare e proteggere gli elettrodomestici. Nei secondi, invece, controlla l’efficacia della lampada UV e il flusso d’acqua garantisce una disinfezione costante, soprattutto in impianti poco usati.

 

  1. Checklist stagionale e suggerimenti pratici

Ecco un promemoria pratico di cosa fare prima che arrivi il freddo:

  • Riavvia in modo controllato la caldaia;
  • Verifica la tenuta del gas e la pressione dell’impianto;
  • Pulisci e sanifica i condizionatori;
  • Svuota e igienizza i deumidificatori;
  • Controlla addolcitori, filtri e sistemi di ventilazione;
  • Aggiorna i libretti di impianto e F-gas.

 

Termo Clima Project, l’alleato per la cura dei tuoi impianti

Prendersi cura degli impianti a fine estate è un investimento che ripaga: previene guasti, aumenta i risparmi in termini di energia, rispetta le normative e ti permette di vivere o lavorare in un ambiente più sicuro e salubre.

Se non sai da dove cominciare, affidati a un tecnico certificato come lo siamo noi di Termo Clima Project: sapremo consigliarti, controllare ogni impianto e fornirti la documentazione necessaria. Non esitare a contattarci!